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Diritti umani: la Corte di Strasburgo condanna l'Italia


Con pronuncia 7 ottobre 2021 la prima sezione della Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per violazione dell'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritto dell'Uomo:

"Diritto al rispetto della vita privata e familiare

1. Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza.

2. Non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell’esercizio di tale diritto a meno che tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria alla sicurezza nazionale, alla pubblica sicurezza, al benessere economico del paese, alla difesa dell’ordine e alla prevenzione dei reati, alla protezione della salute o della morale, o alla protezione dei diritti e delle libertà altrui."

La sentenza, che condanna l'Italia al risarcimento di un danno morale quantificato in 15.000,00 euro, ne dichiara la responsabilità per non avere "compiuto sforzi adeguti e sufficienti per far rispettare il diritto di visita del ricorrente (un padre separato nei confronti della propria figlia - n.d.r.) e per avere disconsciuto il diritto dell'interessato al rispetto della propria vita familiare".

Affaire T.M. c. Italie - Requete n. 29786/19

#DirittiUmani #famiglia


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